SAMUELE ARCANGIOLI, FELINI (E ALTRI UMANI)
Vale sempre la pena girare per studi, visitare atelier d’artista, scoprire il demiurgo all’opera nel suo luogo nascosto. Tanto più in un periodo in cui la cultura ha la maggior parte dei suoi luoghi chiusi o visitabili a singhiozzo. L’atelier dell’artista è sempre aperto per lavori. Samuele Arcangioli, varesino, pittore e docente all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha lo studio a Barasso, alla ex-fabbrica di pipe dove da un paio di decenni ci sono le Officine Creative, spazi ricollocati per laboratori d’arte e musica, vicino alla stazione e con un bel parcheggio dove poter sostare. Tutto perfetto per una visita in atelier, dove scambiare pensieri e opinioni sulle arti, dove ammirare direttamente le varie forme elaborate dall’artista da sempre conosciuto per i suoi leoni, per i suoi felini (una grande opera è collocata anche i Via Cavallotti a Varese e altre diverse sono in spazi pubblico-privati), per gli omaggi ai grandi del passato, per i ritratti in cui il pittore ha sicuramente raccolto l’anima del soggetto. Molto stimato e ammirato ini territorio varesino, Arcangioli ha partecipato con dei progetti speciali di Neoludica anche alla Biennale di Venezia e in grandi musei come il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, collocandosi a livello internazionale.
Produce incessantemente, sempre a tecnica mista su tavola, con una elaborazione particolare che prima somma pigmenti e disegni e poi sottrae, come a lasciare la sinopia, l’anima, di ciò che è emerso dalle profondità della sua ispirazione. Maestro in incisione e litografia, graffia le lastre, le pietre e crea mondi. Quasi medianico nel raffigurare umani, quando dipinge felini africani (dove ha vissuto con la famiglia quando era bambino, esperienza che lo segna per tutta la vita) nello sguardo sembra comunicare un’altra umanità, dove ANIMA di animale è comune a entrambi.
Visitare il suo atelier è scoprire essenze, esistenze, storie immaginate e storie evocate, presenze di spiriti che aleggiano nei profumi dei colori, del carbone, della stufa e con le luci diffuse che entrano -personaggi invitati- dai grandi finestroni della manifattura precedente.
Nel prossimo marzo (dai primi del mese) Arcangioli farà una mostra nella splendida Sala Veratti a Varese (affrescata dalla bottega del Magatti e dal Baroffio) dal titolo “Felini”, sponsorizzata da Banca Generali Private filiale di Varese.
Nel frattempo, dai contatti sul suo sito www.samuelearcangioli.com è possibile contattarlo e per andare a trovarlo nel suo studio, dove lavora quotidianamente, come vediamo dalle foto di Gianmarco Taietti e Roberto Molinari.
L’atelier è il luogo più segreto, ma l’artista lo apre con piacere a chi ama l’arte e porta con sé la curiosità della conoscenza.
Crediti Fotografici: @Taietti per la prima e terza immagine e @Molinari
Debora Ferrari