Mercoledì 23 giugno a Como si è svolta la premiazione della prima edizione del Premio nazionale di giornalismo sportivo per l’etica nello sport
Il premio, che già alla sua prima edizione ha avuto una grande partecipazione, è patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti Consiglio della Lombardia, in collaborazione con Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi e sostenuto da Banca Generali Private.
La giuria, presieduta da Franco Spallino (nell’immagine sopra al centro), figlio del compianto presidente delle due associazioni, e completata da Edoardo Ceriani (a destra), presidente Panathlon Club di Como e capo redattore sport La Provincia di Como, Marco Malinverno, presidente Associazione La Stecca di Como(a sinistra), Francesco Ordine, consigliere tesoriere Ordine dei Giornalisti del Consiglio della Lombardia e Gabriele Tacchini, presidente Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi (GLGS) – USSI Lombardia , si è riunita da remoto per decretare i migliori classificati e assegnare le menzioni.
Raccontando la cultura dello sport e i suoi aspetti etici e inclusivi, oggi troppo spesso offuscati, tra le 31 candidature giunte da tutta Italia, la classifica finale ha decretato questi verdetti:
Il primo posto è andata a Sergio Arcobelli, de Il Giornale, il vincitore della prima edizione del Premio Nazionale di Giornalismo Sportivo per l’Etica nello Sport “Antonio Spallino”, istituito da due associazioni comasche – La Stecca di Como e Panathlon International Club di Como – che hanno avuto come presidente Antonio Spallino, campione olimpico di scherma, sindaco della città dal 1970 al 1985, fondatore del Panathlon International Club Como e per tutta la sua vita testimone del ruolo fondamentale dell’etica e della cultura nella società civile.
1° posto – Sergio Arcobelli, de Il Giornale con “Il coraggio di Oksana, da Chernobyl alle Paralimpiadi”;
2° posto – Michela Mauri e Martina Besana, articolo scritto a quattro mani per il giornale locale Casateonline, “Sirtori: al torneo delle Meraviglie un gesto di fair play dal Mister del Molteno – Brongio”;
3° posto – Federica Nannetti, giovane praticante iscritta al Master Alma Mater di Bologna, per il giornale INCRONACA del master stesso con “Quella fiamma olimpica è accesa”. La giuria ha inoltre ritenuto di riconoscerle anche una menzione perché, “tra coloro iscritti a Corsi di Master in
giornalismo, è stata colei che meglio ha interpretato i principi e i valori sportivi racchiusi nel bando del Premio”.
A pari merito
3° posto- Roberto Ciarapica, giornalista e conduttore Sport Mediaset, con il servizio televisivo “L’ultima meta di Mbanda, il Covid”.