Pochi sanno che lo scrittore Massimo Bontempelli è nato a Como, il 12 maggio 1878 e che la biblioteca della città natia conserva un archivio che dà conto della sua attività giovanile e degli esordi poetici.
Ma chi era e quale è stata l’importanza di Bontempelli? Scrittore, giornalista, musicista, poeta, commediografo, studioso coltissimo che ha portato in Italia istanze innovative, che ha dialogato con i massimi esponenti delle avanguardie letterarie e artistiche del proprio tempo attraverso un registro particolare: la sua opera è necessaria per integrare la conoscenza delle aspirazioni culturali del Novecento.
Bontempelli è stato innanzi tutto il padre del realismo magico, corrente artistica in senso ampio nata dalla constatazione, apparentemente semplice ma ricca di implicazioni, che la vita, la vita quotidiana, è un costante miracolo che genera stupore: stupore che artisti e scrittori sensibili a questa sollecitazione hanno trasporto in una poetica nuova, permeata di rarefatta sensibilità, narrando storie di vita quotidiana con parole suggestive ed evocative di un altro e di un altrove; mentre gli artisti ritraevano i contemporanei ricercandone l’essenza mediante l’uso originale e sapiente di linee e colori.
Bontempelli fu anche attivissimo animatore di numerose iniziative culturali, sempre innovative: collaborazioni a riviste d’avanguardia tra le quali “900” fondata con Curzio Malaparte, l’apertura del primo cineforum in Italia e molte altre.
Negli anni Venti e Trenta fu sempre in viaggio tra Milano, Roma, Firenze, Venezia, le capitali europee e non solo, quale corifeo della cultura italiana nel mondo, ma perse gli appoggi istituzionali quando si oppose al regime a causa delle leggi razziali.
È importante ricordare che rifiutò la cattedra universitaria di Arnaldo Momigliano, il grande storico destituito dall’incarico perché ebreo, e che fu condannato a morte, pena alla quale lo scrittore si sottrasse per miracolo, nascondendosi.
Non abitò mai a Como ma i rapporti con la città natale si realizzarono pienamente all’insegna di interessi culturali condivisi con gli esponenti delle avanguardie artistiche, con gli architetti innovatori e con Franco Ciliberti che lo coinvolse nell’avventura della rivista “Valori Primordiali”.
Merita dunque, lo scrittore comasco, la ridestata attenzione della città natale, attraverso iniziative che si configurano come continue nel tempo, ideate e proposte dal Centro Studi Massimo Bontempelli di Roma e da CLIO-Circolo dei Lettori di Como e sostenute da LarioIN e Banca Generali.
“Arte e realismo magico” è la prima proposta in calendario. Il 25 febbraio, a Villa Grumello, la storica dell’arte Lisa Della Volpe e il critico d’arte Roberto Borghi, con la scorta di immagini bellissime, renderanno inconfondibili i caratteri e l’unicità di un movimento artistico che compenetra la cultura contemporanea.
Chiara Milani