“Il modo migliore per scoprire se ci si può fidare di qualcuno è di dargli fiducia.”
Amicizia ERNEST HEMINGWAY
LarioIn presenta il calendario di eventi per il primo semestre del 2022.
Grazie alla collaborazione di tanti esperti, ecco un palinsesto ragionato di eventi culturali che, intercettando diversi operatori, vuole fare della conoscenza un punto di partenza per la condivisione e per la crescita comune dal punto di vista culturale, sociale ed economico.
Grazie al sostegno di Banca Generali Private che mette a disposizione anche la sua centralissima sede in Lungo Lario Trento 9 a Como, LarioIn realizza e sostiene un palinsesto che si realizza grazie all’indispensabile collaborazione con CLIO. Circolo dei Lettori di Como, Collezione Milly Pozzi Arte, Centro Studi Massimo Bontempelli Ma.R.Wi.T, CIRE, Centro Insubrico Ricerche Etnostoriche, Musea, Cultural Brokers in un ventaglio di eventi che usciranno anche dalla sede di Banca Generali e che parleranno alla e della città, e non solo, da luoghi emblematici come Villa del Grumello e Villa Erba.
Tra mostre d’arte, conferenze, seminari, laboratori e concorsi letterari aperti al territorio e usufruibili da tutti.
Guido Stancanelli presidente di LarioIn dichiara:«Da quando abbiamo iniziato l’avventura di LarioIn siamo sempre stati aperti al territorio, cercando di dare supporto agli operatori che ci hanno voluto coinvolgere nelle loro esperienze. Restiamo in ascolto e offriamo supporto e coordinamento, assecondando e sostenendo le nobili aspirazioni di un territorio ricco di bellezza e cultura. Per questo motivo siamo orgogliosi oggi di avere al nostro fianco tante persone di valore che si impegnano soprattutto per dare il proprio contributo alla formazione delle nuove generazioni e che raccolgono il miglior saper e voler fare che da sempre rende grande il nostro Paese. Non posso che ringraziare Banca Generali Private che ci asseconda e sostiene nella realizzazione di questi eventi. Un ringraziamento sincero anche agli enti Villa Erba e Villa del Grumello che hanno scelto di offrirci i loro prestigiosi spazi».
LarioIn è un’associazione no-profit fondata nel 2012, voluta fermamente per dare un supporto positivo alle realtà associative. Da allora LarioIn non si è mai fermata e si è voluta, facendo crescere radici sempre più sane e profonde in un territorio nobile come il Lario, creando e sostenendo eventi con una ricaduta positiva sul territorio.
Da sempre interessata a ciò che accade nelle province di Como, Lecco e Monza e Brianza, LarioIn identifica le sue azioni con un codice etico moderno. LarioIn è un’organizzazione senza scopo di lucro, organizza eventi di alto livello qualitativo allo scopo di costruire una rete tra le persone che possa creare nuove opportunità di sviluppo personale.
LarioIn continua a sostenere l’innovazione e le startup, in particolare quelle create dai giovani, si impegna a promuovere e sostenere lo sviluppo del territorio in cui opera con progetti che interessino in modo costruttivo il contesto sociale: il suffisso “In” assume un forte valore simbolico in quanto significa “all’interno di” e vuole sottolineare l’inserimento dell’individuo all’interno di una Rete di Relazioni sociali, allo stesso modo LarioIn si vuole collocare all’interno del territorio in cui tutti i giorni lavora.
Il lago era immerso nel silenzio, come se avesse inghiottito tutti i rumori. La superficie sembrava uno specchio, s’increspava a ogni soffio di vento. Si sentiva soltanto, ora alto, ora basso, il canto degli uccelli.
(Il giardino segreto – Banana Yoshimoto)
SCRITTURE DI LAGO
Terza edizione del premio letterario dedicato alla scrittura di Lago
A cura di Ambretta Sampietro
Scritture di Lago presenta la sua terza edizione. Scritture di Lago è un premio letterario promosso dall’associazione “LarioIn” con il sostegno di “Banca Generali Private” dedicato alla letteratura di lago con focus particolare all’area di Laghi Prealpini e alla Regio Insubrica, l’area transfrontaliera nella regione italo-svizzera a cui è dedicata la sezione Inediti del Premio.
Scritture di Lago è una manifestazione culturale dedicata esclusivamente a scritti ambientati sui laghi e sull’acqua con la mission di promuovere la scrittura e la conoscenza dei laghi, del loro patrimonio ambientale, culturale e turistico.
Sempre tre le sezioni: quella riservata agli “Inediti”, dedicata ai laghi prealpini, quella riservata agli “Editi” con ambientazione sui laghi italiani e quella dedicata alla “Traduzione” con un’ambientazione dedicata all’acqua.
I promotori del concorso agiscono spinti dalla grande passione intellettuale e per sostenere la scrittura e promuovere la lettura. Allo stesso tempo Scritture di Lago vuole mettersi a disposizione del territorio ed essere strumento di marketing, promuovendo le nostre bellissime terre di lago nei confini nazionali e internazionali. Lo farà coinvolgendo chi partecipa al Concorso letterario, invitando a visitare i laghi prealpini come il Lago di Como, di Varese, di Lugano, Maggiore, d’Orta, di Garda, di Iseo, e i piccoli laghi che costellano l’area delle Prealpi. Gli scrittori ambienteranno le proprie narrazioni in queste terre apprezzate in tutta Italia e oltre i confini nazionali.
Lo scopo è quello di promuovere la conoscenza dei laghi prealpini attraverso la letteratura, incentivare la lettura e la scrittura di testi ambientati sui laghi. La narrativa è spesso ispirazione per il turismo e sono molti i lettori che amano visitare i luoghi descritti nei libri.
Il premio ideato da Guido Stancanelli e Ambretta Sampietro è organizzato dall’associazione no profit LarioIn e ha già raccolto nelle passate edizioni il sostegno di Regio Insubrica e i patrocini di Regione Lombardia – Il Consiglio, Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Veneto, Comune di Como, Comune di Varese, Provincia di Como, Provincia di Varese, Confindustria Como, Confcommercio Como, Camera di Commercio di Como e Lecco, Camera di Commercio di Varese, Camera di Commercio di Biella e Vercelli – Novara – Verbano, Cusio, Ossola, FAI Lombardia, dell’associazione culturale La Gente di Lago.
I bandi e tutte le informazioni sono consultabili sul sito internet www.scritturedilago.it
“Quando avete perduto la virtù di tentare − avrete perduto anche la virtù di fare. Bisogna ritrovarsi ogni volta dinanzi alla tela bianca con l’anima nuova come la tela.”
da “Pensieri ai pittori” di Ugo Bernasconi
Uno sguardo sul mondo: LarioIn ospita l’arte
“LEONI E ALTRI UMANI” nella sede di Banca Generali Private, Como
a cura di Debora Ferrari e Luca Traini
Fino al 6 febbraio ecco “LEONI E ALTRI UMANI”, un’affascinante esposizione del pittore varesino Samuele Arcangioli che ha dedicato molte delle sue opere ai grandi felini africani e ai nostri felini domestici, ai ritratti e agli omaggi dei grandi del passato, curata da Debora Ferrari e Luca Traini e con un catalogo pubblicato da Trarari TIPI edizioni in limited edition per l’occasione.
“Arte” ha la stessa radice di “artiglio” e “tecnica”- la “techne” greca – deriva da “tek”, “legno”. Questo il richiamo ancestrale dell’arte di Samuele Arcangioli quando fa emergere dalle tavole i suoi Felini – e ci si ritrova per magia immersi in quello sguardo. Perché l’essere umano ha iniziato a rappresentare anche ispirato da quei graffi sulla pietra. E l’artista, cresciuto e tornato più volte in Africa, conosce bene quel segno.
In altra parte della sua vasta produzione Arcangioli – uno dei più originali e importanti artisti che abbiamo la fortuna di avere in Italia – si è dedicato ad affrontare la contemporaneità, cimentandosi anche nella Game Art nella mostra NEOLUDICA alla Biennale di Venezia del 2011. Ma nel suo alter ego felino la creazione di Samuele è sempre preistorica. Sarà quindi un graffio elegante e gentile, ma profondo, a farci vedere il mondo con occhi diversi. Grazie a quegli occhi di gatto, leone, pantera. Alle sette vite degli occhi di un artista.
Quattro le sale allestite per oltre 40 opere su tavola realizzate dal 2005 a oggi: Ritratti, Omaggi, Rapaci, Leoni e Felini.
3 febbraio incontro reading – Alle 16, visita guidata con l’artista e Luca Traini che nelle sale farà delle letture sui pittori del passato.
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“IN CORO. OPERE DI GIULIANO COLLINA DALLA COLLEZIONE MILLY POZZI ARTE”
a cura di Milly Pozzi e Roberto Borghi
nella sede di Banca Generali Private, Como
Dal 12 febbraio al 12 aprile
La mostra presenta una serie di opere realizzate da Giuliano Collina nei primi anni Duemila che appartengono alla Collezione Milly Pozzi Arte.
Il nucleo principale dell’esposizione è costituito dalla cartella di acqueforti-acquetinte (di recente entrata a far parte della collezione del m.a.x. museo di Chiasso) dedicata ai “Carmina Burana”: una raccolta di componimenti poetici destinati al canto, scritti in latino medievale da diversi autori dell’XI e XII secolo, poi trasposti in musica per coro e orchestra da Carl Orff nel 1937.
Il titolo della mostra si riferisce alla natura corale dei testi così come alla capacità di Collina di creare immagini in corrispondenza con il loro tono emotivo di fondo, ma soprattutto rimanda alla coralità che contraddistingue l’intero percorso creativo dell’artista lariano, scandito in cicli di lavori che si richiamano l’un l’altro.
Sono inoltre esposte alcune opere che appartengono alla serie intitolata “Animi Domus”, a quella delle “Piogge” eal periodo delle “Cose dipinte”. In anteprima verranno presentati un quadro realizzato con la tecnica dell’affresco, “L’angelo benedicente”, e la scultura di una “Madonna gestante”.
Sabato 12 febbraio ore 11 Inaugurazione. Visite guidate da Milly Pozzi in collaborazione con il critico Roberto Borghi alle ore 11, 12, 15, 16, 17 e 18. Prenotazione obbligatoria per un numero massimo di dieci persone. Chiusura alle ore 19.
Sabato 2 aprile ore 11-13 visite guidate da Milly Pozzi con l’intervento di Giuliano Collina
Su richiesta è possibile prenotare visite speciali anche per piccoli gruppi.
Sono previste visite dedicate ai clienti di Banca Generali e soci CLIO.
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Tempo autentico (Still Life Reloaded 2020-21)
Fabrizio Jelmini photographer
Legnano e Como, Banca Generali Private
a cura di Debora Ferrari e Luca Traini
Dal 5 maggio al 30 giugno
Mostra fotografica di Fabrizio Jelmini fotografo professionista dal 1980 fra i più apprezzati e richiesti da importanti testate nazionali. Ha lavorato in vari settori della fotografia professionale dal reportage giornalistico e documentaristico dalla moda, dallo Still Life con campagne pubblicitarie internazionali (Fratelli Rossetti calzature, Blaster bike) alla fotografia di ritratto.
Ha realizzato, in importanti spedizioni archeologiche nel Nord Africa, una serie di documentari per Stargate La 7, con i fratelli Alfredo e Angelo Castiglioni (archeologi, antropologi e documentaristi), realizzando in Sudan dei film/documentari tra i quali “Iveco Faraonic Track” selezionato alla XV° rassegna internazionale del cinema archeologico. Per Iveco, con Miki Biasion nel 2006 realizza come operatore e regia il documentario sociale “Un Daily Per La Luce”, un viaggio nelle zone dell’Ecuador più impervie.
Ha all’attivo tredici libri pubblicati e numerose mostre, nonché attività in campo televisivo.
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ARCHETIPI DANZANTI
opere di Walter Tacchini
a cura di Debora Ferrari e Luca Traini
dal 5 luglio al 10 settembre 2022
nella sede di Banca Generali Private, Como
Una mostra a Como rende omaggio ai prodigi e alle fantasticherie di Walter Tacchini, artista di La Spezia. Nelle sue sculture c’è il segno di una grande stagione della cultura europea che si muoveva tra Sarte, le sorelle De Beauvoir, Cocteau e Jacques Prévert. Oggi ottantenne sempre dedito alla creazione con una verve ineguagliabile (sculture, quadri e mobili rigenerati con Liguria Vintage e le opere da Crastan), a vent’anni, Walter ha scoperto che le mani erano un efficace strumento di creatività e quindi ha cominciato a dipingere, fare statue, scolpire la pietra, intagliare il legno, giocare con qualsiasi materia malleabile.
La svolta della sua vita si ebbe agli inizi degli anni Sessanta quando la ditta Tacchini era impegnata nella costruzione della nuova casa di Franco Fortini e di sua moglie Ruth a Bovognano, lungo la strada che da Ameglia conduce a Montemarcello. «Verso il 1962-63 Le Corbusier – racconta Tacchini – venne da Fortini, di cui era amico. È in quell’occasione che lo conobbi e apprezzò il lavoro che facevo con mio padre. Mi fece guardare verso Carrara, verso le cave, e mi disse: “Tu sei uno scultore nato, perché non ti dedichi alla scultura?”.
E se tutto è un sogno, che importa. Mi piace e voglio continuare a sognare. (Luis Sepùlveda)
INCONTRI
a cura di Chiara Milani
Gennaio/febbraio, In corso di definizione data e sede. Lectura Dantis di Andrea Di Gregorio, Scrittore, Presidente comitato scientifico CLIO – Circolo dei lettori di Como nell’ambito dell’esposizione di opere di Giuliano Collina dedicate alla Divina Commedia.
25 febbraio. Venerdì. Villa Grumello. Ore 18.
Lisa Della Volpe – storica dell’arte e Roberto Borghi – critico d’arte, in dialogo su
REALISMO MAGICO E ARTE
Stagione artistica internazionale che ha espresso originali e innovative istanze a partire dagli anni Venti del Novecento, il Realismo Magico deve il nome a Franz Roh che così definì, in un celebre saggio del 1925 un periodo segnato dal recupero, originalmente interpretato, della tradizione scultorea e pittorica precedente le avanguardie.
La storica dell’arte Lisa Della Volpe e il critico d’arte Roberto Borghi presentano le istanze caratteristiche del movimento, gli artisti e i loro riferimenti, attraverso un dialogo vivace e coinvolgente basato sui rispettivi punti di vista.
1 aprile. Venerdì. Villa Grumello. Ore 18.
PAROLE AL FEMMINILE. STORIA E STORIE DI UN TEMPO DIMENTICATO
Carla Valesini dialoga con Chiara Milani.
Carla Valesini, docente e studiosa delle opere di Paola Masino e Chiara Milani, filosofa, studiosa di storia di genere presentano il profilo critico di Paola Masino e Amelia Della Pergola.
Scrittrici colte, di grande sensibilità artistica, legate entrambe a Massimo Bontempelli e alla sua cerchia, nelle loro opere hanno analizzato lucidamente la condizione psicologica e sociale della donna, proponendo temi e motivi ancora attuali, in anticipo sul proprio tempo.
Entrambe culturalmente privilegiate, hanno dovuto faticare per esprimersi e realizzarsi artisticamente, lottando contro mentalità conformista e pregiudizi.
In attesa del doveroso riconoscimento della loro ricerca, l’incontro proposto si configura come avvio di un percorso di valorizzazione delle scrittrici, che coinvolgerà altre inattese figuri femminili del Novecento.
Proiezione di docufilm originale di Giovanni La Rosa.
9 o 12 maggio (da confermare). Villa Erba. Ore 18 Incontro pubblico.
In occasione del compleanno di Bontempelli, nato a Como il 12 maggio, 1878, Il Centro Studi Bontempelli e il Circolo dei Lettori di Como organizzano una conferenza-spettacolo.
Ospite d’onore Walter Murch, scrittore, tecnico del suono, montatore, regista vincitore di premi internazionali tra cui 3 Premi Oscar intervistato da Giovanni La Rosa
Incontro riservato ai clienti di Banca Generali.
“LA DIVINA MIMESIS” data da destinarsi
In occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri e dei 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini.
Ideazione Giovanni La Rosa e Andrea di Gregorio
La Divina Mimesis”. Celebrazioni 100 anni Pasolini.
Maria Cristina Forgione e Chiara Milani, Presidente CLIO e Vicepresidente Centro Studi Bontempelli
Rino Caputo, Professore emerito Università Tor Vergata, Roma
Andrea Di Gregorio – Presidente comitato scientifico CLIO Como
Giovanni La Rosa – Ludwig Maximillans Universitat Muenchen – DE. Presidente Centro studi Massimo Bontempelli. Roma. Maura Locantore – Università di Poitiers – FR
Il 2022 si presenta come un anno cruciale per due ricorrenze che rappresentano per la cultura uno degli snodi fondamentali del nostro paese: la fine delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri e l’inizio delle celebrazioni per i 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini.
In quest’ottica la giornata di studio che abbiamo progettato intende mettere in scena un dialogo immaginario tra i due poeti attraverso un testo poco noto di Pier Paolo Pasolini: la Divina Mimesis.
Nella Divina Mimesis pasoliniana Dante ha un ruolo di primo piano. A partire dagli anni ’50 ma anche nelle poesie e negli altri testi precedenti l’influenza dantesca ha un ruolo fondamentale nella poetica dello scrittore connotando il suo stile verso un plurilinguismo che sembra fare il verso a quello dantesco. In particolare il plurilinguismo sarebbe diventato per il poeta delle Ceneri un modello per rappresentare l’altro a livello sociologico nel nome della questione linguistica e della riscoperta delle nostre radici.
Altri elementi del rapporto con Dante sono sicuramente l’impegno politico che in Pasolini spesso si è trasformato nello scandalo e il contrastato legame con il cattolicesimo verso il quale il poeta delle Ceneri ha espresso una posizione di attesa e di ascolto.
D’altronde Dante è anche diventato fonte di ispirazione di un certo realismo figurale nel cinema pasoliniano come emerge chiaramente nella cosiddetta fase nazional-popolare del suo cinema che va da Accattone (1961) a il Vangelo Secondo Matteo (1964) dove la contaminazione degli stili tradotta nella compresenza di pittura, musica, letteratura ed immagini in movimento ha consentito una chiara associazione tra la figura di Cristo e quella del sottoproletariato.
Alla luce di queste considerazioni la Divina Mimesis rappresenta un momento cruciale della riflessione pasoliniana e uno snodo su cui ancora oggi riflettere. Rappresenta il passaggio ad un nuovo ideale mimetico nella poesia e nel cinema come afferma Pasolini alla fine del I Canto: “Non ho da scegliere […] vengo con te” e per questa via una nuova strada alla lettura della contemporaneità.
Lasciatemi parlare con gioia di un tempo in cui gli inviati speciali non venivano spediti su campi di battaglia, ma su campi di corse e di golf per ritrarvi le belle donne, la mondanità elegante, le raffinatezze della moda. Si viaggiava da una nazione all’altra senza passaporto e senza carta – Marcello Dudovich
ACCADEMIA Laboratorio Dudovich
Corsi di scrittura di Andrea Di Gregorio
Il Laboratorio Dudovich nasce, su iniziativa di Lario-In, per realizzare sul territorio la mission dell’Associazione che consiste nel promuovere la cultura, l’inclusione e dare un sostegno concreto al territorio e alle sue attività produttive proprio attraverso di eventi culturali di alto profilo.
La scelta di dare al laboratorio il nome “Dudovich” è un omaggio a Marcello Dudovich, pittore, illustratore e pubblicitario che ha impersonato, nella prima metà del Novecento, un esempio di perfetta integrazione tra arte e impresa, tra espressione e comunicazione oltre a creare l’immagine delle Assicurazioni Generali.
Oggi, tra le prime iniziative del Laboratorio Dudovich abbiamo deciso di offrire al territorio una vera e propria scuola di scrittura creativa e professionale.
Insomma, non solo corsi sporadici, ma un insieme di programmi di formazione per narratori, poeti, saggisti, ma anche per chi deve comporre, per il proprio lavoro, testi di varia natura – lettere, articoli, testi pubblicitari, storytelling – diretti a un pubblico molto diversificato: colleghi, clienti, fornitori, agenzie di stampa e pubblicità ecc. ecc.
Sin da febbraio verranno presentate le prime due “classi” – una di scrittura narrativa e l’altra di scrittura professionale – mentre, durante questo anno accademico, verrà potenziato anche il parco docenti e, quindi, l’offerta didattica.
Andrea Di Gregorio, direttore del Laboratorio Dudovich, è scrittore, traduttore e didatta. Ha curato, nel 2021, l’antologia Poesie del silenzio (Garzanti); nel 2019, ha pubblicato la raccolta di racconti Vivere pericolosamente (New Press Letteratura); nel 2017 ha curato le Poesie di Costantino Kavafis (Garzanti). Tra le altre sue opere, nel 2014, Vademecum del traduttore, Società Editrice Dante Alighieri, e nel 2012 Scrivere, Fabbri Editore. Insegna scrittura creativa e traduzione in giro per l’Italia e la Svizzera.