Un festival a Laveno Mombello fa incontrare sotto nuovi punti di vista scienza, arte,
filosofia
di Debora Ferrari
Sul Lago Maggiore nel weekend del 17-18-19 maggio (ma mostre ed eventi proseguiranno fino al 2
giugno) si terrà la seconda edizione del Festival della Meraviglia. Un Festival che ha come fil rouge il
‘Dialogo’ come mezzo per riflettere sul tema della Meraviglia. Nel corso dei tre giorni infatti, tanti
professionisti noti ed emergenti si confronteranno ‘a-tu-per-tu’ con il pubblico, in un dialogo aperto,
spontaneo e interdisciplinare, tra ecologia, imprenditoria, filosofia, scienza ed arte.
“Perché la Meraviglia, lo stupore sia per il ‘bello’ che per il ‘brutto’, è alla base di una riflessione su come
vogliamo vivere in questo mondo: sia tra di noi, sia insieme a tutti gli altri abitanti del pianeta, viventi
e non viventi” sostiene Frank Raes, presidente dell’associazione Casanova che ha ideato il Festival e
fondatore del Museo dell’Antropocene. (nella foto a lato)
È così che sabato 18 maggio alle 15.30 nella sede di Villa Frua Luca Traini (anche curatore di una
rubrica su LarioIN) parlerà delle Fabbriche di sogni -cinema e videogiochi come terreni di nascita
delle arti connesse- insieme a Giulio Rossini fondatore di Filmstudio a Varese.
“Cinema e videogiochi sono due media per eccellenza per creare meraviglia: stupore per il bello e il brutto –
spiega Luca Traini. Entrambi nascono come esperienza collettiva per far parte di una comunità, prima e
soprattutto il cinema nei suoi spazi al chiuso o all’aperto quindi i videogame con le sale giochi, mentre oggi
tendono sempre più a essere fruiti in casa tramite piattaforme internet, dietro lo schermo di un computer o di
una console da soli o con pochi amici.
Due modi di creare intrattenimento e nuovi immaginari attualmente in
continua competizione, frutto del lavoro di numerosi specialisti guidati da un regista nel caso di un film, come
di un “creatore” se si parla di un videogioco, ma che nella loro complessità rimandano al lavoro articolato di
ideazione e produzione tipico delle botteghe rinascimentali dei pittori. Stiamo assistendo tuttavia a tutta una
sorta di visioni private incomplete o frammentate del cinema come a un’interazione ogni volta più personale
e rielaborata dei videogame. A cosa preludono questi recenti approcci? Qual è il filo conduttore che unisce
questi due modi di esprimere la creatività? Che tipo di fabbrica dei sogni ci attenderà in futuro?”
Il programma è ricchissimo e oltre al Festival prevede anche un Festival Off che rappresenta
un’estensione dinamica e spontanea del Festival della Meraviglia, una celebrazione della creatività
non convenzionale e dell’espressione artistica emergente. Gli spazi di espressione visuale e sonora
lo caratterizzeranno come una ‘galleria effimera’ che cattura l’essenza della spontaneità e
dell’innovazione. Festival OFF nasce da un approccio innovativo e sperimentale all’arte e si terrà
all’interno di Villa Fumagalli in via Labiena 87 a Laveno proponendo una serie di eventi e
performance che invitano al pensiero critico. Il tema centrale è il concetto di ‘Anaesthesia’.
Viviamo in periodo storico in cui l’esistenza quotidiana è come se fosse anestetizzata – ‘dopata’ da
eccessi di pseudo relazioni e comunicazioni – con un grande rischio per la nostra capacità di provare
meraviglia: abbiamo spesso la sensazione che nulla possa più stupirci. Con il Festival OFF il collettivo
Amilcare pone l’accento sulla necessità di ri-svegliare i sensi e di aprire una profonda riflessione sul
bisogno di controllo che contraddistingue la nostra epoca. È un invito a lasciarsi andare, accogliendo
l’improvvisazione come forma d’arte. Sebbene abbia come punto di riferimento una stanza dedicata
in Villa Fumagalli, gli eventi si svolgeranno in diversi formati e luoghi, mirando a stimolare il pubblico
attraverso l’interruzione e l’imprevisto.
Saranno presenti e disponibili strumenti musicali di recupero, costruiti, suonati e registrati in loco,
esibizioni musicali e performance, letture ed “Open Mic”, ma anche una grande tela bianca su cui
esprimersi a parole, immagini o segni all’interno del Liceo Vittorio Sereni, a pochi passi da Villa
Fumagalli. Ma si tratta solo di una parte delle iniziative pensate per l’OFF.
Un’installazione progettata per ipovedenti, sarà in grado di tradurre le immagini in suono
proponendo un ribaltamento di prospettiva del concetto di visione.
Come culmine, un video assemblato dalle clip registrate nei giorni 17/18/19, inviate da chi vorrà
partecipare, catturerà l’essenza spontanea del festival senza alcun taglio editoriale.
Il 25 maggio ci sarà una presentazione particolare: il libro Atlante delle architetture e dei paesaggi
in provincia di Varese dal 1945 a oggi, Silvana Editoriale, a cura di Luciano Crespi, con passeggiata a
Laveno insieme ad alcuni architetti per leggere le opere edificate nella cittadina lacustre. Un libro
con 200 luoghi censiti, capitoli dedicati alle grandi firme e anche ai luoghi d’arte e cultura, che esce
dagli stereotipi dei manuali di architettura per entrare, sempre con grande scientificità, nell’ambito
della valorizzazione territoriale, perché anche capire dove abitiamo può a volte meravigliarci.
Debora Ferrari
Fotografie di Debora Ferrari:
Installazione in movimento Sistema Solare, Museo dell’Antropocene, Laveno Mombello;
Museo dell’Antropocene, architetto Toribio Sosa, Laveno Mombello;
Frank Raes fondatore del Museo e ideatore del Festival della Meraviglia.