Ben ritrovati per il primo articolo del 2022, che ci vede proseguire l’approfondimento del tema educazione alimentare.
Ci eravamo lasciati sottolineando quanto l’importanza di una corretta alimentazione nel primo anno di vita sia indispensabile per avviarsi verso un’autonomia alimentare e formarsi via via un proprio gusto.
Dopo il primo anno di vita il bambino è in grado di masticare e seguire una dieta simile a quella dell’adulto, ovviamente mantenendo come riferimento una dieta sana ed equilibrata.
Senza dimenticare che i bambini compresi nella fascia dall’uno ai dieci anni hanno bisogno di un maggior apporto energetico e di nutrienti rispetto all’adulto e ovviamente in proporzione al peso corporeo. Il processo di accrescimento in questa fase è molto intenso e presenta bisogni del tutto particolari che, se mal soddisfatti, possono incidere negativamente sullo sviluppo dell’individuo. Le raccomandazioni per i minerali (calcio, fosforo e magnesio), corrispondono alle quantità raccomandate per gli adulti, così come per le vitamine e oligoelementi. Importante seguire le indicazioni per quanto riguarda l’assunzione di proteine e calcio: un’insufficiente introduzione di questi nutrienti può portare a carenze gravi quali rachitismo, rallentata dentizione, rallentato accrescimento. Un altro punto importante, messo in luce dalle inchieste svolte nel nostro Paese, ha evidenziato una crescente tendenza dei ragazzi al sovrappeso e alla sedentarietà ma anche all’assunzione di diete monotone, spesso concentrate in uno o due pasti e insufficientemente apportanti frutta e verdura. E’ bene che i genitori correggano amorevolmente questi squilibri perché non è mai troppo presto, come già ricordato, per imparare a mangiare bene.
A tal proposito è utile ricordare che per aiutare un bambino ad acquisire un corretto comportamento alimentare è importante coinvolgerlo, farlo anche divertire, perché non percepisca il pasto sano come un’imposizione. Per esempio, facendosi aiutare in cucina, cambiando con fantasia la combinazione dei piatti e certo, come abbiamo sottolineato nei passati articoli, i prodotti italiani, con i loro sapori così diversi, i colori invitanti, gli odori intensi e particolari, non lasciano che l’imbarazzo della scelta.
Per quanto riguarda la fascia dagli undici ai diciotto anni il rapporto con il cibo può diventare più complesso soprattutto se non si è seguito, almeno sostanzialmente, il percorso alimentare più volte descritto. L’adolescenza rappresenta un momento di profondi cambiamenti è quella che viene definita “età difficile”. E lo è anche per quanto riguarda l’alimentazione, anche perché i ragazzi si trovano ad essere più sottoposti ad influenze esterne di quanto lo fossero precedentemente e ad allontanarsi dalla cucina “casalinga” escludendo certi tipi di alimenti e spesso includendone altri non molto sani. Spesso il comportamento alimentare adolescenziale è caratterizzato da pulsioni, infatuazioni, anticonformismo o da una certa anarchia di scelte, con le quali si afferma la propria nascente personalità, in contrasto con le proposte o a volte imposizioni dei genitori, ciò può portare a disordini alimentari non trascurabili.
D’altro canto, le esigenze energetiche e nutrizionali di questa fascia d’età sono rilevanti, per via dell’accrescimento corporeo che ha un picco di velocità intorno ai quattordici anni per i maschi e ai dieci per le femmine. Bisogna porre particolare attenzione all’apporto di ferro nelle ragazze in corrispondenza della comparsa del ciclo mestruale: ben 18 mg/giorno, contro i 12 mg raccomandati per i ragazzi e i 10 mg raccomandati per gli adulti e le donne in età non più fertile. Capita spesso, infatti, di riscontrare nelle ragazze casi di anemia da ferro.
Un’altra possibile carenza, determinata dall’eccessivo ricorso al fast food, ricco di alimenti ad elevato contenuto di grassi saturi, che predispongono a malattie cardiovascolari, sale, zuccheri semplici e dalla frequente esclusione di frutta e verdura, è quella della fibra alimentare. Ne possono derivare soprattutto problemi a livello intestinale e tendenza all’aumento di peso, fino all’obesità. Spesso gli errori alimentari più frequenti riguardano la tendenza a evitare e ridurre a ben poca cosa la colazione del mattino. Questa tendenza purtroppo viene marcata anche dagli orari scolastici vincolanti che richiedendo “un’alzata mattutina ”e spesso inibiscono il piacere del fare colazione e aprono la porta agli eccessi di spuntini altamente calorici e di scarso valore nutritivo (noccioline, patatine, cioccolata…), durante gli intervalli e a bevande gassate dolcificate e purtroppo alcol. Alcuni istituti scolastici si sono organizzati con distributori di cibo sano proprio per correggere le tendenze errate. D’altro canto, si può anche dire che certi tipi di diete dimagranti che vengono propinati agli adolescenti, spesso sono irragionevoli perché troppo drastici e squilibrati oltre che spesso ingiustificati. Le regole da seguire sono per tutti le stesse: fare una colazione abbondante la mattina, mangiare in maniera variata e ben ripartita nel corso della giornata. Importane assicurare le giuste quantità di proteine, di vitamine (soprattutto C, D, complesso B) e di sali minerali (calcio, ferro e iodio). In conclusione, si può dire che le raccomandazioni sono molto semplici da seguire nella misura in cui si comprende che l’equilibrio è la strada migliore da scegliere.
Riservando attenzione agli alimenti qualitativamente più ricchi di nutrienti in un’epoca in cui, per portare un esempio, un pomodoro “moderno” non ha più lo stesso apporto benefico e nutrizionale di un pomodoro di quaranta/ cinquanta anni fa.
Certo possiamo utilizzare integratori di qualità, laddove risulti necessario, e se il nostro fisico ne è carente. Ma questo è un altro argomento scottante e dibattuto ai nostri giorni, dove spesso si assumono minerali e vitamine senza sapere se ne abbiamo veramente bisogno o con l’idea di sostituire così i pasti mancati.