Le collezioni entomologiche Tamagno e Simondetti tornano a disposizione del pubblico
Varese non ha solo pinacoteche, archeologia e giardini: una nuova sezione è stata inaugurata il 30 settembre scorso all’interno di Villa Mirabello, già sede dei Musei Civici conosciuti soprattutto per la sezione preistorica, e degli archivi Chiara-Liala-Sereni: la Sezione di Storia Naturale. E’ stata un’apertura piena di curiosità e colori quella delle Collezioni Tamagno e Simondetti a Varese, tanto attesa e ora a disposizione del pubblico per approfondire un argomento molto particolare. La collezione entomologica del Museo risulta formata da diversi ordini di insetti: Coleotteri, Emitteri, Ditteri, Imenotteri, ma soprattutto da Lepidotteri (o farfalle). La raccolta risulta frutto del collezionismo di due grandi personaggi varesini che, tra la fine del XIX e la metà del XX secolo, si dedicarono con passione al collezionismo e allo studio delle farfalle.
La collezione Tamagno fu donata al grande tenore nel 1887 durante un soggiorno in Sud America da Dario Taffurelli, un artista poliedrico, emigrato e vissuto a Buenos Aires, mentre la collezione di Mario Simondetti venne da lui costituita tra il 1930 e il 1960 raccogliendo le farfalle nel loro ambiente naturale, non per puro collezionismo, bensì per comprendere negli anni la composizione faunistica delle località in esame, ritornando negli stessi luoghi a più riprese. Queste collezioni rivestono un imprescindibile valore storico e scientifico, anche in considerazione del fatto che costituiscono una formidabile fotografia dei popolamenti faunistici passati, oggi messi seriamente in pericolo dall’incessante attività antropica, che in molti casi sta portando queste magnifiche creature sull’orlo dell’estinzione.
Anche la sopravvivenza stessa della collezione, per la delicatissima consistenza dei beni entomologici, è fortemente condizionata da rigidi parametri ambientali di luce, temperatura e umidità, che purtroppo ne limitano fortemente l’esposizione al pubblico. Nella saletta superiore in Villa Mirabello si è trovata la soluzione espositiva con 7 scatole visibili e numerosi pannelli di approfondimento sul tema. L’allestimento è stato curato da QAcademy di Roma con la progettazione di Musea/Varese, la collaborazione grafica di Flai Design e operativa di Linotipia Artigiana.
IL SALVATAGGIO DELLE COLLEZIONI
Nel 2020, dopo ben 29 anni dall’ultima operazione di manutenzione conservativa, è iniziata una campagna di recupero e di valorizzazione delle collezioni di lepidotteri Tamagno e Simondetti. Attività drammaticamente necessarie, visto lo stato generale in cui versavano le due raccolte, in particolar modo della Simondetti.
“I danni subiti sono stati arrecati principalmente da muffe, da attacchi di altri insetti (parassiti delle collezioni) come Antreni e Tineidi –spiega l’entomologa Cinzia Monte (nella foto) da urti meccanici derivanti da incauti spostamenti delle scatole e dalla luce solare , che nel tempo ha provocato la perdita di gran parte del reale cromatismo di molte farfalle”. Danni questi derivanti da una eccessiva e prolungata esposizione al pubblico in ambienti inidonei alla tutela di questi delicatissimi esemplari, frutto di un approccio museologico un tempo molto più incentrato sull’aspetto meramente espositivo rispetto a quello più conservativo dei giorni d’oggi. L’opera di recupero da parte dell’entomologa ha previsto il restauro conservativo delle farfalle mediante la rimozione delle muffe e altre impurità, il recupero e la ricollocazione di parti staccate (come ali, antenne, addomi) e la successiva disinfestazione tramite congelamento. In seguito, gli esemplari recuperati sono stati trasferiti nelle nuove cassette entomologiche, avendo cura di conservare scrupolosamente la disposizione originale; le scatole sono state poi riposte in armadi specifici, idonei alla loro ottimale conservazione secondo parametri fisici di luce, temperature e umidità controllati. Al termine degli interventi è stato effettuato lo studio sistematico dei reperti con conseguente cartellinatura e inventariazione degli esemplari. Lo studio si è rivelato fondamentale in quanto spesso i nomi delle farfalle presenti nelle collezioni storiche non sono attualmente validi dal punto di vista nomenclaturale; l’utilizzo di nuove e più moderne tecniche di indagine, quali la biologia molecolare con analisi del DNA ha portato a rivoluzionare, in maniera più o meno significativa, l’assetto sistematico (cioè il complesso delle “parentele”) dei Lepidotteri, cambiando la “carta d’identità” di molte specie.
Le attività si sono svolte a cura dei Musei Civici di Varese, con il contributo di Regione Lombardia e grazie alla collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza Brianza, Pavia, Sondrio e Varese. Il restauro degli armadi è stato curato dalla ditta di Roberto Bestetti di Gallarate. “I due mobili si presentavano in precario stato di conservazione -spiega il titolare: compromesso da depositi di materiale organico (sporco di deposito e cere), danneggiamenti all’impiallacciatura, abrasioni, graffi, fessurazioni e crepe nella struttura che si erano ripercosse sui legni di rivestimento. In alcuni punti il legno di supporto aveva causato deformazioni ai pannelli delle ante. Numerose sagome e cornici erano mancanti, come tre dei cassetti. Le parti a intaglio che decorano le ante e le riquadrature dei pannelli laterali erano in molti casi mancanti: sono state quindi riprodotte a intaglio nel legno di tiglio dieci elementi identici, successivamente colorati con una mescolanza di mordente mogano/ciliegio/noce e lucidati a gommalacca, seguita da una stesura di cera a spazzola come tutta la superficie dei mobili. Ora gli armadi Tamagno sono tornati a splendere”.
L’Assessore all’Autonomia e Cultura di Regione Lombardiaha sottolineato come “Regione Lombardia abbia sostenuto il salvataggio delle farfalle di Villa Mirabello, in quanto si tratta di un’operazione di valorizzazione del patrimonio culturale territoriale”.
Il Sindaco di Varese ricorda come “lo studio effettuato per l’occasione abbia permesso di valorizzare due grandi raccolte di rilevanza internazionale, quella del tenore Francesco Tamagno e dell’entomologo Mario Simondetti. Il recupero di questa collezione è parte fondamentale nel percorso di riqualificazione del Museo Archeologico di Villa Mirabello, destinato a divenire polo museale di richiamo nazionale”.
CURIOSITÀ
A Varese è presente anche la farfalla Urania di Sloan. Questa magnifica specie, dedicata da Cramer all’illustre naturalista inglese Hans Sloan che per primo la raccolse durante il suo lungo soggiorno in Giamaica, un tempo abitava in gran numero le vaste e incontaminate foreste dell’isola, compiendo grandi migrazioni stagionali. Oggi, purtroppo, questa farfalla è molto probabilmente estinta, dato che gli ultimi ritrovamenti certi risalgono al 1894˗1985. La causa è da attribuire senza dubbio alla perdita di habitat, e in particolare alla totale scomparsa delle foreste pluviali di pianura, convertite in terreni agricoli, e alla drastica diminuzione di quelle montane, ridotte a pochi lembi nelle aree meno accessibili dell’isola. Negli ultimi decenni, vari studiosi hanno condotto accurate ricerche rivolte a questa farfalla, senza trovarne traccia. Il numero sempre crescente di estinzioni rende le collezioni museali molto importanti, quali vere e proprie biblioteche di natura, fonti insostituibili di informazioni su una biodiversità del passato oggi scomparsa.
Il soggetto (qui fotografato dalla Monte con in evidenza la mancanza della seconda codina) è uno tra i pochissimi esemplari di questa specie presente in una collezione pubblica italiana, per questo motivo, all’interno delle collezioni del museo, è stata riposta in una scatola a lei dedicata.
INFORMAZIONI GENERALI
Museo Civico Archeologico di Villa Mirabello, Musei Civici di Varese
Piazza della Motta 4
Parcheggi: Parcheggio Varese (Via Lonati), Parcheggio Municipio Varese (Via Verdi), Piazza Ragazzi del ‘99
ORARI: da martedì a domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00.
COSTI: Biglietto intero 5 euro; ridotto 3 euro, con accesso a tutte le collezioni e mostre.
CONTATTI: Museo Civico Archeologico di Villa Mirabello 0332 255485, www.museivarese.it