Questi i nomi dei premiati – Grande soddisfazione per l’esito della seconda edizione del premio letterario dedicato alla letteratura di lago
È Gaia Manzini la vincitrice della Sezione “Editi” della seconda edizione di “Scritture di Lago” proclamata durante la serata di premiazione che si è svolta mercoledì 29 settembre nella Sala Bianca del Teatro Sociale di Como.
L’autrice milanese con il libro “Nessuna parola dice di noi”, edito Bompiani e ambientato parzialmente a Stresa, si aggiudica così il premio letterario che ha lo scopo di promuovere la scrittura e la conoscenza dei laghi e del loro patrimonio economico ambientale, culturale e favorire la promozione turistica dei laghi attraverso la letteratura con questa motivazione: “Per l’efficace descrizione di una maternità non voluta, di una giovinezza anelata e di una femminilità in evoluzione: un romanzo che scava in profondità la condizione femminile moderna”. Il premio è stato consegnato da Angelo Orsenigo e Raffaele Erba, consiglieri di Regione Lombardia che ha sostenuto e patrocinato il premio letterario.
Secondo classificato il romanzo “L’acqua del lago non è mai dolce” di Giulia Caminito edito Bompiani; riconoscimenti per “L’anno senza estate” di Bérénice Capatti edito Gabriele Capelli; “Piperita” di Francesco Mila edito Fandango e “La memoria del lago” di Rosa Teruzzi edito Sonzogno. Menzioni di merito sono state attribuite a Marina Di Guardo autrice di “Nella buona e nella cattiva sorte” edito Mondadori ambientato a Luino per “Per l’efficace suspense che permea il romanzo e il ritratto a tutto tondo della protagonista Irene, tra fragilità e forza” e ad Andrea Salonia per “Odiodio” edito la Nave di Teseo e ambientato a Como “Per la qualità elevata della scrittura, che diventa prevalente rispetto alla trama e alla scelta di ambientazione”.
Al gradino più alto del podio della sezione inediti, troviamo Rita Redealli con il suo racconto “Una lettera mai spedita” premiato dalla giuria “Per l’abilità nel descrivere il paesaggio, l’atmosfera lacustre e le sensazioni che il lago provoca alla protagonista. Un bel racconto, intimo e delicato con un finale imprevisto e non scontato”. Il premio è stato consegnato da Paolo Furgoni, consigliere della Provincia di Como e membro della Comunità di Lavoro Regio Insubrica, che hanno sostenuto l’iniziativa fin dalla prima edizione. Il racconto vincitore, insieme ai racconti degli altri finalisti, verrà pubblicato in un’antologia edita dall’editore milanese Morellini, che durante la serata ha presentato il volume dell’edizione 2020.
Menzioni di merito allo svizzero Curio Bernasconi di Lugano, a Paolo De Santis di Laveno e a Francesca Roda di Como.
Per la Sezione Traduzione, infine, l’assessore alla Cultura del Comune di Como, Livia Cioffi, ha consegnatoil primo premio a Bérénice Capatti che ha tradotto “Il resto della storia” di Sarah Dessen pubblicato HerperCollins, ambientato sul North Lake negli USA con la seguente motivazione: “Per la sua traduzione che ha saputo rendere in italiano il testo di Sarah Dessen dando vita a un romanzo con vita propria e una scrittura scorrevole e piacevole, che mai fa pensare -Come sarà mai il testo originale?-“
Sono anche stati attribuiti riconoscimenti alla traduttrice Carmen Giorgetti Cima “Per l’ottimo lavoro svolto in quasi quarant’anni di carriera che ci ha permesso di conoscere ben 135 importanti opere della letteratura svedese”
e all’attore, modello e imprenditore svizzero Urs Althaus autore de “Io, Aristoteles, il negro svizzero” tradotto da Alessandra Lorenzoni“Perl’intensità della narrazione di ricordi ed esperienze di una vita vissuta intensamente in più mondi: il calcio, l’alta moda e il cinema”.
La serata è stata condotta della giornalista Claudia Fasola con intermezzi musicali della compositrice e arpista Teodora Cianferoni.
«Siamo molto soddisfatti del riscontro di questa seconda edizione, che ha interessato un numero importante di autori e operatori del settore; ringraziamo tutti i giurati che si sono impegnati con tanta dedizione e le istituzioni che hanno creduto in noi» dicono gli ideatori, la curatrice Ambretta Sampietro e Guido Stancanelli, presidente del premio.